Limiti del BMI: un impedenziometro professionale fa la differenza

impedenziometro professionale e BMI

Carissimi esperti di nutrizione,

eccoci con un nuovo approfondimento sul blog dell'impedenziometria professionale di Biody Xpert.

Oggi parliamo dei limiti dell'indice di massa corporea (BMI) nella valutazione dello stato di salute dei pazienti. 

Lo facciamo analizzando un caso studio interessante, che mette a confronto due pazienti:

  1. una paziente con BMI definibile "normale", ma un'analisi della composizione corporea non ottimale
  2. un paziente con BMI tendente al sovrappeso, ma una buona composizione corporea 

Entrambe le misurazioni della composizione corporea sono state effettuate con un impedenziometro professionale della gamma eBiody. 

Cos'è il BMI?

L'indice di massa corporea, o BMI, è comunemente utilizzato per determinare il sovrappeso o l'obesità di un paziente.

È un valore che si ottiene dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell'altezza in metri

Tuttavia, sebbene sia rilevante per stabilire condizioni di obesità, la sua valenza diminuisce in situazioni di sovrappeso causato dal grasso in eccesso in individui sani. 

Infatti, il principale limite del BMI è l'essere un indice non in grado di differenziare massa muscolare e grasso, portando così spesso a errori di valutazione in alcuni soggetti.

Per questo motivo è fondamentale avvalersi di un impedenziometro professionale per l'analisi della composizione corporea dei pazienti, oltre al solo calcolo del BMI. 

Caso 1: indice di massa corporea normale

Paziente 1

  • Sesso: donna
  • Età: 32 anni
  • Altezza: 163 cm
  • Peso: 55,2 kg
  • BMI: 20,78 kg/m 2

In questo primo caso, abbiamo una giovane donna con BMI normale, che suggerisce quindi un buon stato di salute e una composizione corporea nella norma. 

Un impedenziometro professionale può validare o smentire questa ipotesi. 

impedenziometro professionale e BMI

 

Anche dal veloce sguardo della sintesi di analisi (con report intuitivo restituito dall'impedenziometro professionale Biody Xpert), ci accorgiamo che la composizione corporea di questa paziente non corrisponde a quella di una persona sana. 

La massa grassa è di 2,98 kg superiore al riferimento per la salute (24%), evidenziando una condizione di sovrappeso, a cui aggiungiamo una massa muscolare inferiore di 2,20 kg rispetto al riferimento normale (11%).

È interessante notare che, graficamente, il BMI della paziente si trova nell'area del "molto buono", mentre questi 2 parametri - massa grassa e massa muscolare - sono posizionati nelle aree verde chiaro e arancione, suggerendo quindi una composizione corporea non adeguata. 

impedenziometro professionale biody xpert

Considerando poi l'età della paziente, possiamo vedere che il suo angolo di fase è appena al di sopra del limite inferiore di 4.55 gradi, altro segnale di stato di salute non ottimale. Questa osservazione è confermata dal valore del rapporto di impedenza che è superiore al valore limite di 0.82 (indicatore di infiammazione elevata). 

Impedenziometro professionale: un aiuto nella diagnosi

In conclusione - senza addentrarci in altre considerazioni su idratazione, contenuto minerale osseo, ecc. - possiamo dire che, nonostante un BMI definibile come "normale", questa paziente ha un deficit di massa muscolare (simile alla sarcopenia).

Inoltre il valore dell'angolo di fase e del rapporto di impedenza mostrano che lo stato di salute del soggetto è in degrado, nonostante la giovane età e il BMI nella norma. 

Se il giudizio si fosse interrotto al solo BMI, senza l'analisi della composizione corporea con un bioimpedenziometro preciso, affidabile e multi frequenza, tutti questi squilibri non sarebbero stati rilevati. 

Caso 2: BMI corrispondente al sovrappeso

Paziente 2

  • Sesso: uomo
  • Età: 32 anni
  • Altezza: 176 cm
  • Peso: 82 kg
  • BMI: 26,47 kg/m 2

In questo secondo esempio, abbiamo un uomo di 32 anni, con peso di 82 kg e altezza di 176 cm: il valore del suo BMI lo pone in una condizione di sovrappeso.

Potremmo quindi erroneamente consigliargli di perdere peso, lavorando in particolare sulla massa grassa. 

impedenziometro professionale grafico

Ma l'analisi della composizione corporea con BIA dice diversamente: il peso in eccesso di questo paziente non è correlato alla massa grassa, ma alla massa muscolare. Vediamo infatti che la massa grassa è inferiore di 300 grammi, mentre la massa muscolare è superiore di 4,52 kg rispetto ai riferimenti della salute. 

Altri numeri che evidenziano uno stato di salute nella norma: buon stato di idratazione con leggero surplus di acqua totale (200 ml), indice di massa ossea con contenuto minerale osseo superiore del 17% rispetto al riferimento standard. 

Pertanto, tutti questi dati ci portano a concludere che il paziente abbia una buona composizione corporea, goda di ottima salute (aree verdi e blu), e che sia uno sportivo, nonostante il suo BMI si trovi nell'area arancione.

bioimpedenziometro professionale biody xpert

Anche il suo angolo di fase e il rapporto di impedenza hanno valori normali, sottolineando nuovamente l'ottimo stato di salute. 

Considerazioni finali

Il secondo paziente, a dispetto di un BMI "da sovrappeso" (a causa di una massa muscolare elevata), ha una buona composizione corporea. 

Pertanto, fermarsi al BMI può portare a una diagnosi errata e di conseguenza alla costruzione di un percorso non adeguato a questo specifico soggetto (oltretutto uno sportivo). 

Se sei un* professionista della nutrizione, devi avvalerti di un impedenziometro professionale, intuitivo (anche per il paziente stesso) e multi frequenza!

Dai un'occhiata ai modelli della gamma eBiody: sito biody-xpert.it 

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Referenze dell'articolo: 

  1. Dilagena MP, Brady MJ, Hara M. Disparità nell'adiposità tra gli adulti con indice di massa corporea normale e rapporto vita-altezza. iScience. 31 ott 2019; 21:612.
  2. Twomey R, Aboodarda SJ, Kruger R, Culos-Reed SN, Temesi J, Millet GY. Affaticamento neuromuscolare durante l'esercizio: considerazioni metodologiche, eziologia e ruolo potenziale nella stanchezza cronica. Neurophysiol Clin. apr 2017; 47(2):95-110.
  3. Heymsfield SB, Wadden TA. Meccanismi, fisiopatologia e gestione dell'obesità. N Engl J Med. 19 gen 2017; 376(3):254-66.