Trattamento con GLP-1: come la bioimpedenziometria aiuta a prevenire la perdita muscolare

glp1 bioimpedenziometria

Meccanismi d’azione del GLP-1

Negli ultimi anni, l’uso degli analoghi del GLP-1 si è diffuso rapidamente nella gestione del diabete di tipo 2 e dell’obesità, con un numero crescente di farmaci disponibili.

Il GLP-1 (Glucagon-Like Peptide-1) è un ormone naturalmente secreto dall’intestino, con picchi dopo i pasti.

Agisce su diversi organi con effetti benefici, tra cui:

  • riduzione della glicemia, grazie all’aumento della secrezione di insulina e alla soppressione del glucagone

  • rallentamento dello svuotamento gastrico, prolungando il senso di sazietà

  • controllo dell'appetito, mediante l’azione su specifici centri cerebrali

La terapia con GLP-1 mira a potenziare questi effetti fisiologici, offrendo un valido supporto ai pazienti diabetici e obesi per migliorare il controllo glicemico e ridurre il peso corporeo.

Numerosi studi hanno dimostrato che il trattamento con GLP-1 può indurre una riduzione della massa corporea compresa tra il 5,8% e il 17,3% in 56–72 settimane, rispetto al placebo.

Massa grassa vs massa magra: un equilibrio delicato

L’obiettivo primario nella terapia anti-obesità è la riduzione della massa grassa, considerata la principale responsabile dello stato infiammatorio cronico legato a numerose complicanze cliniche. Tuttavia, parte del peso perso (circa 25–39%) riguarda anche massa non grassa, ovvero massa muscolare.

Questa perdita di massa magra può compromettere la funzionalità fisica e favorire l’insorgenza di obesità sarcopenica, una condizione che ostacola l’autonomia quotidiana e promuove la sedentarietà.

Per questo motivo, è fondamentale monitorare che la perdita di peso sia principalmente massa grassa, preservando la muscolatura.

glp-1 e bioimpedenziometria

Il ruolo della bioimpedenziometria nella terapia con GLP-1

L’utilizzo della bioimpedenziometria (BIA) rappresenta uno strumento chiave per monitorare la composizione corporea dei pazienti in trattamento con GLP-1.

Cos’è la bioimpedenziometria?

La bioimpedenziometria è una tecnica non invasiva che consente di analizzare in modo preciso massa magra, massa grassa e idratazione corporea.

L’uso di un bioimpedenziometro professionale permette di valutare l’evoluzione della composizione corporea e di adattare il trattamento in modo personalizzato.

Come aiuta nella gestione terapeutica?

  • individua profili a rischio (bassa massa muscolare)

  • monitora i progressi reali della perdita di peso (distinguendo grasso da muscoli)

  • motiva il paziente, mostrando risultati concreti

  • supporta le decisioni cliniche, nutrizionali e comportamentali

L’importanza della nutrizione e dell’attività fisica

Per mantenere la massa muscolare durante la perdita di peso, è essenziale un adeguato apporto proteico e la pratica di attività fisica di resistenza, come il potenziamento muscolare.

Secondo le linee guida, un apporto proteico superiore a 1,6 g/kg di peso corporeo al giorno è ottimale per sostenere l’ipertrofia muscolare. Tuttavia, nei pazienti con elevata massa grassa, questo calcolo basato sul peso totale può portare a valori irrealistici.

Un approccio più efficace: calcolo basato sulla massa magra

È preferibile calcolare l’apporto proteico in base alla massa magra, rilevata tramite bioimpedenziometria.

Ad esempio, un paziente di 160 kg con il 50% di massa grassa ha una massa magra di 80 kg. L’apporto proteico ottimale sarà quindi compreso tra 1,4 e 2,0 g/kg di massa magra al giorno, ovvero 112–160 g di proteine.

Questo obiettivo è più realistico e può essere raggiunto con una dieta bilanciata e, se necessario, con l’uso di integratori.

La bioimpedenziometria come leva motivazionale e strumento clinico

Un altro vantaggio dell’utilizzo di un bioimpedenziometro professionale è la possibilità di:

  • rilevare precocemente una perdita muscolare eccessiva

  • identificare stagnazioni nella perdita di massa grassa

  • adattare tempestivamente il trattamento: farmacologico, dietetico e comportamentale

Inoltre, il monitoraggio regolare con BIA aiuta a mantenere alto il coinvolgimento del paziente, soprattutto nei casi in cui la motivazione cala o i risultati rallentano.

Visualizzare i progressi nella composizione corporea è un potente stimolo psicologico e un valido supporto per il dialogo terapeutico.

Conclusione

La terapia con GLP-1 è oggi una delle opzioni più promettenti per la gestione dell’obesità e del diabete di tipo 2. Tuttavia, comporta il rischio di una significativa perdita di massa muscolare, che può avere conseguenze negative sulla salute e sulla qualità della vita.

L’integrazione di una gestione nutrizionale mirata, attività fisica regolare e, soprattutto, il monitoraggio costante della composizione corporea tramite bioimpedenziometria, consente di:

  • ottimizzare la perdita di massa grassa

  • preservare la massa muscolare

  • personalizzare il trattamento

  • coinvolgere attivamente il paziente

L’utilizzo di un bioimpedenziometro professionale si conferma quindi uno strumento fondamentale nella pratica clinica, sia per il monitoraggio oggettivo sia per il successo a lungo termine della terapia con GLP-1.

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8. Aminogram